Il video è fatto di gelo: una pianura grigia, la neve sporca, la campagna spoglia e gelida dell’inverno ucraino dove la guerra uccide dal febbraio del 2022.
L’occhio del drone ci fa vedere alcuni militari russi che si muovono lentamente, in ordine sparso. Sono a cavallo, ‘arma’ antica ma che in una situazione di logoramento come quella ha i suoi lati positivi.
Un cavallo non richiede carburante, va un po’ dappertutto, è abbastanza silenzioso e ha una impronta termica meno intensa di qualsiasi motore a scoppio.
Per questo da tempo le truppe russe hanno (ri) cominciato a utilizzare cavalli , e anche asini e cammelli, per gli spostamenti sul campo di uomini, viveri e munizioni.
Lo sapevamo già, era una notizia di diversi mesi fa: ma questo video registrato da un drone della 92ª Brigata d’Assalto ucraina è una ulteriore conferma.
E mostra un momento terribile: quello in cui viene ucciso un uomo. Un militare, un russo, qualcuno che attacca e viene intercettato – ma è sempre un uomo.
E questa volta a rimanere a terra, colpito, sembra sia solo il soldato che lo montava.
Ma chissà quanti ne saranno morti di altri cavalli, in altri attacchi – o difese – di questa e di altre guerre.
E quanti soldati, e quanti bambini e civili innocenti.
Dai, basta: fate la pace.

























